I pericoli oggettivi 






 

QUALI SONO I PERICOLI DELL'ACQUA "CHE SI MUOVE" ?



Oggi vogliamo analizzare le situazioni di pericolo che vengono a crearsi dallo scorrere dell’acqua presenti nei fiumi e corsi d'acqua naturali, ma che si ripropongono anche nei canali e nelle situazioni urbane in occasione di eventi alluvionali  e che hanno in comune le stesse caratteristiche e principi.

 

La formanatura e qualità degli ostacoli che si frappongono al libero fluire dell’acqua contribuiscono a determinare il grado di pericolositàOltretutto, LA FORZA DI GRAVITA' e LA QUANTITA' D'ACQUsono due fattori che tra di loro si moltiplicano.

 

 

COSA SUCCEDE QUANDO L'ACQUA SI MUOVE?

 

L'effetto principale, e spesso dimenticato, è la CORRENTE che "SPINGE" come spesso diciamo per darne l'idea precisa. Se l’ostacolo non viene superato né spostato, l’acqua sbatte, rimbalza e si genera un rigonfiamento definito CUSCINO. Le irregolarità del fondale danno luogo a componenti verticali della corrente definite ONDE

 

L’ONDA è caratterizzata da una CRESTA che si evidenzia con la sommità, ed un CAVO in corrispondenza della parte più bassa. Quando l’onda diventa troppo alta tende a cadere. Questa caduta (verso monte!) genera un movimento rotatorio perpendicolare al piano dell’acqua conosciuto come RICCIO. Troppo complesso? Basta pensare a ciò che succede nel cestello della lavatrice quando sta lavorando .

 

Quando la circolazione dell’acqua coinvolge anche la corrente profonda allora siamo in presenza di un RULLO.


VORTICI o GORGHI Quando due masse d’acqua con diversa direzione si incontrano, la zona di confine viene ad essere interessata da forze che generano un momento di rotazione della massa d’acqua, per effetto del quale l’acqua ruota questa volta parallelamente al piano dell’acqua con andamento spiraliforme e componente rivolta verso il basso.    


QUALI SONO LE CONSEGUENZE DI QUESTE SITUAZIONI IDRODINAMICHE?


Vediamo di capire come questo scorrere dell'acqua sia in grado di generare dei pericoli e l’entità degli stessi per eventuali persone a nuoto e/o natanti.


Masso/manufatto

Se anteriormente vi è la presenza del cuscino, il pericolo principale è costituito dall’ impatto con l’ostacolo. 


Onda

Sono caratterizzate da un cavo ed una cresta, e per effetto delle componenti sopra citate, vi sarà un minore galleggiamento nel cavo, e, nel caso di un’imbarcazione, la perdita di controllo della stessa, con possibile ribaltamento.

 

Riccio

L’effetto “lavatrice” caratteristico di questa forma idrodinamica, costituisce un ostacolo alla navigazione. Solitamente un natante fermato dal ritorno della corrente molto spesso viene messo di traverso e le probabilità di ribaltamento aumentano in misura considerevole.


Rullo

Valgono le considerazioni precedentemente fatte a riguardo del riccio, con la differenza che in questo caso un eventuale nuotatore verrà maggiormente coinvolto nella circolazione della massa d’acqua, che come abbiamo visto precedentemente, coinvolge anche la corrente profonda.


La reazione a nuoto o con natante  è diversa anche a seconda del tipo di rullo :


Rullo aperto o rullo chiuso. La differenza sta nella traslazione laterale connessa all' effetto lavatrice. Nel caso di rullo chiuso questo spostamento converge verso il centro, mentre nel rullo aperto verso l’esterno. Bella differenza! 


Nicchia

Se il profilo dell’ostacolo parzialmente emerso è tale da offrire una resistenza limitata all’impatto della corrente allora vengono ad essere meno le componenti opposte alla corrente e verso l’alto tipiche del cuscino. In questo caso la componente della corrente è verso il basso con ovvie conseguenze per nuotatori e natanti.


Colino

Ramaglie trattenute da alberi, massi, manufatti. Cancellate, siepi, reti, e più in generale tutte le strutture fisse e di traverso rispetto alla corrente che costituiscono un filtro in grado di lasciar passare l’acqua, ma le cui maglie potrebbero essere troppo strette per un eventuale nuotatore e/o natante. Il pericolo principale è l’incastro. Alberi abbattuti, pilastri, putrelle e cavi di traverso ed a pelo d’acqua anche se non propriamente colini costituiscono un potenziale pericolo di incastro.


Sifone

Due o più ostacoli che si frappongono alla corrente, ma ne permettono il passaggio parziale. In ambiente naturale possiamo pensare a dei massi vicini tra loro. Difficilmente creano uno sbarramento impermeabile all’acqua che con la pressione esercitata dalla corrente cerca uno sfogo insinuandosi tra i meandri dei massi stessi.


Il risultato è che una parte della massa liquida attraversa gli ostacoli, ma non è certo che lo stesso possa essere superato a nuoto da una persona. Questo e' uno dei pericoli più insidiosi e poco riconoscibili poichè apparentemente l'acqua scorre fluida ma il passaggio sott'acqua , oltre alla dimensione, può anche essere parzialmente ostruito da tronchi o materiali aumentando così il grado di pericolosità.


In ambiente artificiale possiamo pensare ad un automezzo di traverso rispetto alla corrente. Un garage semi aperto nel quale penetra l’acqua e successivamente fuoriesce dalle finestre.


In generale possiamo affermare che ogniqualvolta vi è un restringimento della corrente, questa accelera (effetto Bernoulli, Venturi) e se il passaggio tra gli ostacoli non è sufficientemente ampio per lasciar passare un eventuale nuotatore o natante si potrebbe creare una pericolosa situazione di incastro, dagli esiti spesso funesti.


COME RICONOSCIAMO UN SIFONE?


Se la corrente impattando lo/gli ostacoli non crea a monte un “cuscino”  allora vi è un passaggio sommerso. Avendo anche la possibilità di vedere ciò che succede a valle, noteremo la mancanza della “morta” 



Altre  situazioni di pericolo sono costituite da manufatti costruiti dall'uomo quali sbarramenti artificiali, dighe , canali e rogge per produzione di energia elettrica o irrigazione. 


Avremo occasione di approfondire in un altro post anche questi pericoli: